Non vorrei aprire polemiche sterili ma i fatti sono chiari per tutti i Sardi. (Va bé tanto chi vuoi che ci caga)
É stato detto da molti, e da me piú volte, che i motivi e i modi di essere dei Sardi sin dai tempi antichi sono catalizzabili nella propria mentalità, con ulteriori varianti individuali e trascendendo dalla storia generale. Viene da pensare e da dire che no c'é speranza, non cambieremo mai, almeno fino a quando non ci sarà una presa di coscienza generale forte, in modo da aprire le menti.
Per non andare lontano si possono fare degli esempi qui nello stesso forum per quanto sia dura, incosciente e inconsapevole la "naturale ottusità" che incatena le nostre menti. Mi riferisco alla contrarietà che si manifesta quando qualcuno realizza qualcosa che assomiglia alla propria ( anche virtuale non importa, lo stesso viene percepito come un pericolo, quindi da ostacolare o abbattere) In altri luoghi fatti del genere vengono visti come germogli di forza associativi, quindi di crescita da difendere e coltivare insieme. Nella mentalità inconsapevole dei Sardi invece viene visto come concorrenza sleale che porta all'isolamento e all'incomunicabilità. risultato: stagno di crescita e di sviluppo con conseguenze negative per tutti.
Ancora prima di avere un spirito nazionalista penso bisogna avere e rinforzare lo spirito di fratellanza, sentire il popolo Sardo come una grande famiglia, avere una mente libera che sappia appoggiare e condividere ogni idea e progetto mirata a migliorare l'esistenza di ogni singolo individuo.
Ma ancora prima di tutto bisogna togliere il burga che avvolge il cervello, e chissà un giorno la Sardegna possa partecipare ai mondiali di calcio con la sua bandiera natzionale